Ricerca e Pubblicazioni sul Gioco degli Scacchi

La letteratura scientifica, la formazione e la didattica offrono da tempo parecchi spunti per un uso educativo degli scacchi nelle scuole di ogni ordine e grado, mentre così non è per il loro uso rieducativo, dunque clinico-riabilitativo (in situazioni di disagio e disabilità) e per la formazione aziendale.
In questa sezione presentiamo sinteticamente lo stato dell’arte attuale e la sintesi delle basi teorico-scientifiche su cui si fondano i nostri progetti psicoeducativi sia in ambito educativo (scuola dell’infanzia e primaria) che rieducativo (clinico e riabilitativo a scuola, presso la sanità pubblica e privata – per disturbi dell’apprendimento e disabili non vedenti e non udenti – con successiva esportazione dei modelli e dei curricoli speciali all’esterno in altri ambiti, e presso le carceri) per appassionare i ragazzi in età evolutiva favorendo crescite sane e senso civico attraverso attività educative e rieducative per la prevenzione dei disturbi dell’apprendimento (specifici e non specifici) del disagio scolastico, del bullismo, dell’aggressività tra pari, della dispersione scolastica e delle recidive nelle carceri.

L’obiettivo di tali progetti è promuRicerca:overe attivamente gli scacchi e il contesto scacchistico presso le istituzioni scolastiche e sul territorio, per favorire non l’agonismo, che verrà naturalmente e dopo presso le associazioni scacchistiche, ma il gioco nel suo aspetto ludico-educativo.

La bibliografia scacchistica nella sua numerosità di titoli è superiore a quella di tutti gli altri sport messi insieme. La maggioranza delle ricerche è consultabile nelle banche dati accademiche, quindi sconosciute e non accessibili ai più, e accessibili solo a chi lavora o studia all’università.
In questa sezione indichiamo le pubblicazioni scientifiche che abbiamo realizzato o alle quali abbiamo partecipato.

Le fonti scientifiche certificate

Esiste una scala delle fonti scientifiche certificate, ossia non esistono solo libri e i manuali ordinabili in libreria e on line, i quali non sono nemmeno la fonte più alta e certificata.

La conoscenza scientifica certificata, prima di giungere su libri e sui manuali accademici, si esprime anticipatamente sulle riviste scientifiche nazionali/internazionali e nei congressi nazionali/internazionali, le cui commissioni scientifiche analizzano, verificano e certificano la validità delle ricerche a loro inviate e successivamente pubblicate/presentate. Successivamente tali ricerche pubblicate, veicolanti nuove conoscenze certificate, confluiscono in pubblicazioni manualistiche e monografiche realizzate da editori scientifici per l’università. Se così non fosse, senza controllo esterno, ognuno potrebbe dire quello che vuole senza controllo alcuno, anche facendosi scudo con la propria posizione dominante di ricercatore, professore o di professionista affermato (per approfondimenti sulla tematica della correttezza e validità delle ricerche in ambito psicopedagogico scacchistico, vedi Gobet F., Campitelli G., “I benefici educativi dell’istruzione scacchistica: una revisione critica” cap. 6 in “A scuola con i Re. Educare e rieducare attraverso il gioco degli scacchi” a cura di Giuseppe Sgrò, Alpes Italia, 2012).

• Martinengo L., Sgrò G. (2010), Intensità e direzione dell’ansia competitiva in un gruppo di giocatori di scacchi. Giornale Italiano di Psicologia dello Sport, Vol. 7 (7/2010): 3-11.
• Sgrò G. (2009), Scacchi e aggressività. In Miletto R., Pompa A., a cura di (2009), Atti I Convegno: Giocare a scacchi con la mente. Un approccio cognitivo/metacognitivo per potenziare i processi di pensiero e d’apprendimento, pp.54-58, I.T.O.P. Officine Ortopediche Palestrina Editor, Roma.
• Miletto R., Fucci M. R., Pompa A., Sgrò G. (2012), Prima di muovere… pensa! I CARE n. 2/37: 69-72.
• Sgrò G., a cura di (in uscita a ottobre 2012), A scuola con i Re: educare e rieducare attraverso il gioco degli scacchi. Alpes Italia, Roma: manuale teorico-pratico di 400 pagine, con contributi scientifici internazionali. Novità nel panorama mondiale sull’utilizzo degli scacchi, del contesto scacchistico-interdisciplinare e della psicomotricità su scacchiera gigante in ambito psicopedagogico (scuola dell’infanzia, primaria, carceri, disturbi dell’apprendimento, interdisciplinarità, prevenzione del disagio scolastico, bullismo-aggressività tra pari, formazione aziendale).